In occasione del mio 20° viaggio in Zambia e del 35° dalla nascita dell'Associazione, vorrei descrivere brevemente il nostro operato in quest'ultima esperienza.
Siamo partiti in cinque: io, Marino, Francesco, Silvia e Marusca.
Al nostro arrivo ci siamo subito resi conto del grave disagio che sta attraversando il Paese, legato alla scarsità di piogge della passata stagione, tanto che le autorità si sono viste costrette a togliere la luce dalle 10 di mattina alle 22; questo avviene ogni giorno, dal mese di aprile. Potete immaginare il serio inconveniente che si trovano ad affrontare, non solo le famiglie ma anche tutte le attività più o meno grandi.
Abbiamo attraversato il Paese da Sud a Nord, percorrendo circa 1500 km. Durante questo "folle" viaggio fatto di strade distrutte, al limite della praticabilità, grazie alle Suore Battistine (con cui collaboriamo da 22 anni) abbiamo finanziato i vari progetti legati al lebbrosario, ai bambini sordi di Suor Carmela, all'orfanotrofio, alla scuola Kachema Muzuma in memoria di Federico Brilli, al rifacimento del porcilaio dell'ospedale di St. Joseph e dei tetti di alcune casette di ragazzi che lavorano per la missione.
Un socio, privatamente ma attraverso "Gli occhi della Speranza" ha deciso di pagare l'intero corso di laurea ad una ragazza orfana, che ha appena concluso il percorso di studi superiore.
L'organizzazione, grazie a tutte le persone che ci sostengono, quest'anno ha potuto portare in Zambia circa 12.000 euro, distribuiti nei vari progetti sopra citati.
Non siamo ancora tornati, ma siamo già in moto per organizzare le partenze di medici e tecnici che andranno in Sierra Leone nei prossimi mesi.
Qui, il nostro sogno più grande, è quello, negli anni a venire, di riuscire a realizzare la costruzione di un ospedale.
Grazie di cuore a tutti i nostri sostenitori.